Sorto nel 1638 il borgo rurale di Menfi si è sviluppato nel tempo, mantenendo l'impostazione originaria che lo caratterizzava come insediamento feudale di proprietà baronale. Un tessuto edilizio indifferenziato interrotto da emergenze religiose o da palazzi nobiliari.
Senza dubbio il monumento più antico è da identificarsi nel Castello Svevo fatto costruire nel 1238 da Federico II di Svevia, forse sui ruderi di un fortilizio arabo. Oggi noi conosciamo solo una torre Torre Federiciana di forma irregolare a quattro piani con un'altezza di 18,58 metri formata da due edifici quadrangolari tra loro riuniti ed addossati per metà di lato.
Il sisma del gennaio 1968 ha completamente distrutto la torre. È stata ricostruita dopo il terremoto conservando i ruderi e riprendendo la forma irregolare.
Adiacente alla torre Federiciana sorge il palazzo baronale Pignatelli che domina la piazza del paese. Fatto costruire da Diego Aragona Tagliavia, il palazzo si sviluppa attorno ad un cortile e presenta una tipologia prettamente feudale con annessi gli abitati per gli animali e le derrate agricole. È all'interno di uno dei numerosi cortili che caratterizzano il tessuto urbano di Menfi che sorge la costruzione settecentesca di Palazzo Ravidà, caratterizzato dalla facciata costituita da un portico a colonne doriche in pietra arenaria.
Oltre ai palazzi e alle case signorili le emergenze architettoniche di maggiore spicco sono rappresentate dalle chiese.
La più importante senza dubbio è la Chiesa Madre, dedicata a Sant'Antonio da Padova (distrutta dal sisma del 1968 ed oggi in corso di ricostruzione). Iniziata nel lontano 1662 e terminata dopo il 1700, fu elevata a parrocchia nel 1705. Il suo interno era costituito da tre larghe navate e da cinque arcate. La chiesa costituiva assieme alla torre Federiciana ed al palazzo dei Pignatelli uno degli elementi architettonici principali che fanno da cortina alla piazza del paese.
Altre chiese principali del paese sono: la chiesa di San Giuseppe, eretta nel 1715 (con la facciata adornata da intarsi e paraste e con la torre campanaria a pianta triangolare); la chiesa del Purgatorio costruita tra il 1739 e il 1769 (con facciata rustica, si caratterizza per il suo sito che domina il quartiere "Purgatorio"); la chiesa dell'Addolorata, sorta intorno al 1813; la chiesa e collegio di M. SS. Annunziata caratterizzata dalla torre con l'orologio; la chiesa di San Rocco, costruita intorno al 1851 (con facciate ornate da paraste e trabeazioni doriche); la chiesa di SS. della Provvidenza, costruita nei primi del 1800 sui resti di un'antica cappella ed affiancata da una costruzione signorile con facciata goticheggiante.
Se ci spostiamo verso il borgo marinaro di Porto Palo (frazione di Menfi), il monumento predominante è la torre di avvistamento anticorsaro. È una delle numerose torri di guardia costiero costruite nel 1583 per difendere le città siciliane da eventuali attacchi dei corsari. Ha pianta quadrata a forma di piramide cubica e si sviluppa su due piani. Oggi la torre, in corso di restauro, sovrasta il borgo di Porto Polo che si affaccia sull'azzurro mare africano.
Nel territorio di Menfi, a circa 3 Km dalla foce del fiume Belice, sulla riva sinistra, a 111 metri sul livello del mare, in località "Le Montagnole ", recenti scavi hanno portato alla luce oltre 40 tombe a forno del tardo periodo del bronzo.